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Quali sono alcune delle chiese più belle di Ischia?

La Campania, territorio in cui lo spirito religioso è da sempre molto forte, ospita uno straordinario numero di chiese, e molte sono senza dubbio tra le più belle d’Italia. Ischia non fa eccezione ed è un piacere, per i turisti in vacanza su questa meravigliosa isola, esplorare le viuzze dei suoi comuni alla ricerca di questi mirabili esempi di architettura mediterranea, che, secondo lo storico Kenneth Frampton, hanno ispirato il famoso architetto svizzero Le Corbusier per il suo capolavoro, la cappella di Notre Dame du Haut a Ronchamp.

La più conosciuta è senz’altro la chiesa di Santa Maria del Soccorso a Forio. Situata sull’omonimo promontorio a picco sul mare, permette di godere di un suggestivo panorama con il porto e l’intero villaggio che le si estendono davanti, dominati dal verde monte Epomeo, e lo sconfinato blu del mare alle spalle. L’essenziale facciata offre una mescolanza di elementi gotici (il piccolo campanile con cuspide piramidale), rinascimentali (il portale in pietra grigia), barocchi (il basamento della croce al centro della facciata ed i due cartigli appena abbozzati sui lati). Straordinaria la decorazione con maioliche raffiguranti soggetti religiosi e motivi floreali del parapetto del pianerottolo semiellittico all’ingresso e delle due rampe di scale che lo collegano al sagrato.

Poco distante l’Arciconfraternita di Santa Maria Visitapoveri, dove è custodita la famosa statua dell’Angelo usata nella tradizionale processione della Domenica di Pasqua. Situata in un angolo della piazza Municipio, attira subito l’attenzione per la doppia facciata, quella di ingresso dominata da un campanile centrale con due obelischi piramidali sui lati. All’interno c’è un bellissimo pavimento settecentesco opera dei Chiaiese, importante famiglia di maiolicari napoletani cui si deve anche la decorazione della scala della chiesa del Soccorso. Ma il dettaglio davvero imperdibile sono i sei bellissimi ovali realizzati dal noto pittore foriano Alfonso Di Spigna, che fu anche priore della congregazione.

Sempre a Forio la cupola arancione a sesto rialzato della recentemente restaurata chiesa di San Gaetano domina il porto, mentre i suoi poderosi contrafforti laterali scandiscono lo spazio della piazza Medaglie d’Oro. Fu edificata a metà del ‘600 coi lasciti dei pescatori foriani, la cui generosità era inversamente proporzionale alle misere condizioni di esistenza. La frequenza con cui appare nei quadri del pittore Peperone ne testimonia la sua popolarità tra gli isolani.

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